Pensierini da terza elementare sulla TAV
È accettabile che 2000 persone pretendano l'ultima parola su un'opera che riguarda 60 milioni di persone (più gli altri milioni dall'altro lato del confine)?
Se i locali subiranno disagi a causa dei lavori è ragionevole che ottengano qualcosa in cambio, come in effetti succede in Francia. Se non vogliono un compromesso mi aspetto che i lavori inizieranno lo stesso e loro non otterranno nulla in cambio.
Fermo restando che la bassa Val di Susa è un discreto cesso, e non sarà certo un'altra ferrovia a rovinare il paesaggio...
Tra l'altro, nessuno mi ha ancora spiegato perché i Francesi, ambientalisti compresi, sono favorevoli ed hanno iniziato da anni i lavori preliminari senza antagonizzare la popolazione.
Le linee ad alta velocità che ho potuto provare fino ad ora, cioè Milano-Torino e Milano-Roma, mi piacciono tantissimo ed hanno sensibilmente migliorato la mia qualità della vita. Quindi per quanto mi riguarda si può continuare a bucare montagne ovunque per i prossimo 30 anni se i risultati sono questi. (Se della concorrenza su queste tratte riuscirà ad abbassare i prezzi, ancora meglio.)
Quando bisogna costruire un'opera pubblica si valutano costi e benefici, e per me i benefici sono grandi. Intendo proprio per me personalmente: se vogliamo adottare la linea che ciascuno deve essere pro o contro la TAV a seconda di quale effetto ha direttamente sulla propria vita allora la TAV è veramente una bella cosa, e se per farla bisogna bucare la montagna vicino a casa di qualcuno non è un mio problema: non è il mio cortile.